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Recensione Demon's Souls – PS5 - Comparto Tecnico

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Un comparto tecnico eccellente, anche se si poteva fare qualcosa di più

Ed eccoci arrivati al piatto forte di questa recensione: il comparto tecnico.
Premettiamo una cosa, abbiamo avuto la fortuna di poterci godere questo remake in tutta la sua bellezza su un Sony XH90 da 65 pollici, quindi oltretutto la TV pubblicizzata come Ready for Ps5 e che dire...siamo rimasti a bocca aperta.
Boletaria è stata completamente ricostruita da zero, e seppur mantenendo la sua estetica originale per un buon 80% dell'ambientazione i ragazzi di Blue Point Games hanno messo la loro impronta su qualche estetica del Castello di Boletaria.
Sinceramente non ci è sembrata una cosa troppo grave, però magari per i più conservatori del titolo non avremmo nulla di ridire se storceranno un pochino il naso.
La cura per i dettagli è a dir poco maniacale e molto spesso vi ritroverete ad osservare le ambientazioni in tutta la loro bellezza, e a giocare con la meravigliosa Photo Mode che questo titolo offre (oltre a essere effettivamente l'unico modo per mettere in pausa il gioco)
Il motore grafico offre due tipologie di rendering, dove potrete settare o un immagine in 4k dinamici ma con 60 frame fissi, oppure un 4k statico ma a 30 frame.
Il gioco, come detto dagli sviluppatori stessi, è stato concepito per essere giocato a 60 frame, quindi anche noi ci sentiamo in dovere di consigliarvi questo settaggio.
Ogni oggetto ha il proprio Sprite in alta risoluzione che potete ammirare nel menù e l'hdr aiuta non poco a rendere il tutto molto più bello.
Ora, come probabilmente avrete sentito, DeS non supporta il ray tracing (differentemente da quanto detto da Sony stessa in ambito di anteprima) e questo ha fatto storcere il naso a molti.
Ma non vi preoccupate, il motore grafico offre un illuminazione completamente dinamica e ve ne renderete meglio conto nelle zone buie del gioco, specialmente nella seconda area.
Ogni azione che farete farà cambiare l'illuminazione intorno al personaggio e genererà degli effetti particellare bellissimi allo sguardo, vi assicuriamo che ne rimarrete incantati.
Oltretutto, il ray tracing non è l'unico modo per portare un illuminazione dinamica all'interno di un gioco, basta vedere cosa ci porterà il futuro Unreal Engine 5 con la tecnologia Lumen.
Ma torniamo al gioco, il comparto audio sfrutta appieno la tecnologia Audio Tempest della Ps5, donando un suono completamente 3d all'intera ambientazione.
Non abbiamo avuto la fortuna di provarlo con le nuove Sony Pulse, ma già con le Gold (e non solo, noi abbiamo usato le Turtle Beach 70 per esempio) avrete un feedback più che positivo.
La soundtrack è stata rifatta praticamente da zero, e ogni boss fight ha una sua versione corale. Vi consigliamo altamente la visione di uno dei tanti video che girano su youtube sul "making of" di una qualsiasi.
Sono state aggiunte nuove animazioni di contrattacchi, ognuna particolare a seconda della tipologia di arma che viene utilizzata, ma il timing delle animazioni stesse è rimasto invariato, proprio per portare l'originale gameplay che la gente aveva giocato nel 2009-2010.
E qui arriva qualche nota dolente però, il non voler portare innovazione al livello di gameplay lascia il gioco allo stato in cui era su Ps3, quindi con alcune mancanze, per esempio il build up dello status veleno, non vedrete (a differenza dei futuri Souls) quando lo status entrerà, ma lo saprete soltanto quando sarà troppo tardi.
I danni da caduta sono gli stessi dell'originale, e questo porterà a ricevere poco danno fino a una certa altezza, e da li in poi la morte sicura.
Anche il sistema delle Tendenze non viene spiegato, e molto probabilmente vi dovrete portare al fianco delle guide online per poter capire come il tutto funzioni.
Il sistema di tiro con l'arco è stato enormemente migliorato rispetto all'originale, finalmente si può vedere a modo dove finiranno le frecce che verranno scoccate dal vostro personaggio.
Molto meno impressionante, ahimè, è l'uso del Dual Sense. I grilletti aptici vengono utilizzati pochissimo, solo con le magie e con gli archi, il combattimento all'arma bianca vi donerà veramente pochissimo feedback.
Le classi iniziali non sono state ribilanciate, e questo comporta che il Mago rimane ancora una volta la classe più forte con cui iniziare, e vi semplificherà non poco la vita contro la maggior parte delle Boss Fight presenti all'interno del gioco.

Peccato, si poteva fare molto di più sotto questo punto di vista secondo noi.
In compenso però sono stati aggiunti dei filtri grafici che vi permetteranno di cambiare la cromatura delle immagini che vedrete, tra cui una affascinante (e tremendamente nostalgica) modalità che permetterà di ritornare quasi a quella gamma di colori del DeS originale per Ps3.
A questo è stata aggiunta una modalità chiamata Fracture dove l'intero gioco verrà specchiato di 180° e alla fine del gioco vi verrà donato un oggetto particolare assente nell'originale DeS.
Sinceramente non ci sentiamo di elogiare appieno queste scelte, la Fracture mode può essere interessante ok, ma l'oggetto ricevuto lascia un po' il tempo che trova, ma anche qui vi lasceremo scoprire a voi di cosa si tratta.
Insomma, come da titolo comparto tecnico eccezionale si, ma si sente la mancanza di quel qualcosa in più che sinceramente non avrebbe fatto male al titolo.
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